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Redatto da Hamlet


PANORAMICA[]

Antiche leggende narrano di un bosco senza tempo nel quale si celano mitologiche creature. Nessuna leggenda le puo` pero` descrivere come meritano, e gli avventurieri di media esperienza dovrebbero almeno una volta nella vita vederla e rubarne il solo, immenso tesoro: l'incanto dei suoi abitanti.


POLITICA[]

Il caos regna nel bosco, dove tutte le mitologiche creature vagano libere. Il Dio Pan trae note dal suo flauto e si circonda di satiri suoi emuli e di alte creature. La Dea Artemide invece si circonda di ninfe che ne riflettono, offuscata, la fatale bellezza. Ogni corte sembra vivere senza interessarsi dell'altra, volta solo a contemplare la magneficenza del proprio Dio e creatore.


RELIGIONE[]

La venerazione per i due Dei del bosco si manifesta in modi diversi e non riducibili all'idea di culto degli umani. Le ninfe che circondano la Dea della Caccia le tributano servizi, la curano e la deliziano; le creature del Dio degli Animali, invece, errano libere diffondendo lo spirito del loro creatore, ironico e spensierato. Entrambe le corti non apprezzano particolarmente che visitatori si insinuino in questa festosa e lieta esistenza.


CLIMA[]

La molta umidita` dovuta alla vicinanza del Mare di Cristallo ha consentito a questo terreno fertile e magico un rigoglio di vegetazione, grazie anche alle frequenti piogge provocate dall'aria fredda proveniente dal Monte Olimpo. Le temperature sono miti durante tutto l'anno.


ARTE[]

Sebbene non vi siano artefatti di origine mortale, un cauto osservatore non puo` fare a meno di considerare tutte le creature che popolano questo bosco forme di Arte altissima, manifestazione dell'essenza dei loro creatori. Le creature del Dio degli Animali seguono il canone classico, o meglio lo definiscono; materiali pregiati, metalli preziosi e fini (rame, bronzo, oro) compongono creature senza tempo, la cui fattura richiama l'eterno. Artemide incarna nelle proprie la fusione di bellezza e forza.


ARCHITETTURA[]

Valgono le stesse considerazioni esposte parlando di arte; la foresta, sempre uguale a se stessa, da un lato scoraggia i visitatori che vi si sentono smarriti e congelati, dall'altro e` maestosa espressione di immutabilita` ed eternita`.


STRADE E COLLEGAMENTI[]

Si accede al bosco di Arcadia solo procedendo verso est dalle porte di Micene.


GEOGRAFIA[]

Un esile e fresco ruscello senza nome, nelle profondita` della foresta, ristora Artemide ed il suo seguito. Il Bosco di Arcadia appare agli occhi del visitatore come un groviglio di alberi contorti, fitti ed immoti. Sentieri appena accennati e tracce inconcludenti confondono il viandante. Il bosco e` popolato da diverse creature: cinghiali, lupi, uccelli, cervi, fatali basilischi, ninfe e satiri. Il bosco di Arcadia e` collocato quasi fuori dallo spazio, tra la dimora degli Dei, quella dei Morti e le citta` dei Vivi.


TURISMO[]

Poche sono le visite che i pellegrini tributano a questo bosco, preferendo persino fermarsi al regno di Ade piuttosto che addentrarvisi. D'altronde le creature degli Inferi sono molto piu` abituate a trattare con i visitatori di quanto lo siano quelle di questo bosco.


INFORMAZIONI VARIE[]

Un avventuriero di media esperienza potrebbe inoltrarsi in questo bosco e uscirne sufficientemente vivo da raccontarlo. Ogni creatura di questo bosco meriterebbe qualche parola, ma una in particolare e` temuta ed e` opportuno metterne in guardia il visitatore: i basilischi, rettili pregni di magia, non pietrificano come vorrebbero le leggende, ma il loro morso velenoso puo` stendere un drago in un istante. Inoltre molti esploratori, pur cauti abbastanza da evitare spiacevoli incontri, non hanno fatto piu` ritorno o sono riapparsi a Micene, pazzi, dopo anni di ricerca della via del ritorno.



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